domenica 16 agosto 2015

Il metilfolato o calcio mefolinato come antidepressivo di rinforzo

L'l-metilfolato

Sono diverse le ricerche svolte con l'utilizzo di acido folico o vitamina B9 in pazienti depressi, o meglio, di una forma diversa dal comune acido folico presente negli integratori, e cioè utilizzando il metilfolato.

Il metilfolato, è anche noto come 5-MTHF, in inglese come levomefolic acid, e presente in commercio anche nella forma di calcio mefolinato, ad esempio nel farmaco Prefolic.

In questo studio americano del 2013, che potete leggere al seguente link ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24392264 , il metilfolato è risultato in miglioramenti statisticamente significativi dei sintomi depressivi, sia in quei pazienti che già assumevano un trattamento farmacologico antidepressivo tradizionali, sia in quei pazienti che durante il trattamento assumevano il solo metilfolato.

In quest'altro studio americano del 2012 (ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23212058), condotto da un diverso gruppo di ricerca, il metilfolato era somministrato a pazienti che già assumevano un SSRI, ma non rispondevano bene a quel trattamento, cioè i loro sintomi non miglioravano significatamente dopo l'assunzione prolungata del farmaco antidepressivo. Ebbene, secondo questo studio, i pazienti che assumevano l'SSRI più 15 mg di metilfolato, avevano un'efficacia significativamente più grande sui loro sintomi depressivi, rispetto a quelli che assumevano l'SSRI più placebo.

In questo studio (ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21311704), sempre americano, del 2011, i pazienti che assumevano un trattamento antidepressivo a base sia di un SSRI o SNRI, sia di metilfolato, ottenevano una maggiore riduzione della depressione, rispetto ai pazienti che assumevano il solo SSRI/SNRI.
Un miglioramento importante dei sintomi è stato sperimentato tra il 18,5% dei pazienti del gruppo che assumeva metilfolato più SSRI/SNRI, rispetto al 7,04% del gruppo in monoterapia con un SSRI/SNRI, quindi più del doppio. Dei pazienti con problematiche maggiori, ben il 40% dei pazienti del primo gruppo (metilfolato più SSRI/SNRI) aveva un miglioramento importante contro il 16,3% dei pazienti del secondo gruppo (solo SSRI o SNRI). Nel caso dei pazienti meno gravi, nel primo gruppo (con metilfolato), il tempo medio per ottenere il miglioramento importante era di 177 giorni, mentre nel secondo gruppo era di 231 giorno. Nei pazienti più gravi, il tempo medio era di 85 giorni per il primo gruppo e 150 giorni per il secondo. In definitiva, rispondeva al trattamento, un numero maggiore di pazienti che assumeva anche il metilfolato, oltre ad aver benefici più in fretta dell'altro gruppo che assumeva solo un SSRI/SNRI. La sospensione del trattamento per effetti avversi, è stata del 17,9% nel gruppo trattato con metilfolato più un farmaco antidepressivo e del 34% nell'altro gruppo che assumeva il solo farmaco antidepressivo.

Secondo uno studio britannico del 2007 (ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17568057) un basso livello di folati nell'organismo è un fattore di rischio per la depressione.

Tuttavia un altro studio sempre britannico del 2014 (ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25052890) condotto su un numero robusto di partecipanti negava qualsiasi beneficio per la depressione dall'integrazione del normale acido folico, concludendo che il metilfolato è probabilmente un'alternativa migliore.

Secondo le ricerche precedenti quindi, un'integrazione di metilfolato migliora in maniera marcata i sintomi depressivi, se aggiunta a trattamenti farmacologici tradizionali come SSRI o SNRI. Per adesso mancano ricerche robuste condotte in pazienti depressi con il solo metilfolato, in un confronto con il placebo ma anche con gli antidepressivi tradizionali.

Tratto da: http://bodymind.forumfree.it/?t=71240638

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