La timidezza nei rapporti amorosi con l'altro sesso

La timidezza nei rapporti informali intimi e amorosi può essere causa di grande sofferenza per gli individui che ne sono colpiti, perché non riescono a vivere con serenità le normali attività dell'adolescenza di incontro con l'altro sesso e corteggiamento.

La timidezza d'amore è una forma di ansia sociale e timore dell'intimità in campo delle interazioni e relazioni sessuali e affettive o sentimentali. Sono soprattutto persone di sesso maschile a vivere queste difficoltà, siccome sono i maschi che tradizionalmente si propongono alle femmine, corteggiandole. Inoltre non è da tralasciare il fatto che sotto i 30/35 anni il numero di maschi è leggermente superiore al numero delle femmine, oltre al fatto che gli uomini maturi solitamente preferiscono instaurare relazioni con donne più giovani, togliendo quindi delle potenziali partner, ai maschi under 30/35, peggiorando quindi la disparità numerica. Secondo le statistiche infatti in media ogni 100 nuove nate femmine ci sono 105 nuovi nati maschi.

La timidezza d'amore può essere una forma di timidezza specifica, cioè che si presenta solo nelle interazioni dell'individuo con l'altro sesso (o con lo stesso sesso in caso di omosessualità), oppure può essere solo una conseguenza di una timidezza generale che si manifesta in tutte o quasi tutte le interazioni con altre persone, una forma quindi, di paura degli altri generalizzata, paura del giudizio degli altri, di non essere all'altezza, di sbagliare, di perdere il controllo, di diventare impopolare agli occhi degli altri, di mancanza di autostima.

Alla base della timidezza c'è la poca stima di sé, una carenza di autostima, che può essere sia generale, ccon la presenza di una concezione negativa globale che un individuo ha di se stesso, oppure relativa alla sua impressione di poter essere o non essere capace di comportarsi nel modo giusto in un determinato contesto. Il più delle volte può essere una via di mezzo di queste due cose.

La timidezza d'amore può essere confusa con un disinteresse verso l'altro sesso dovuto a determinate condizioni, come ad esempio la sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico, che tuttavia presenta sintomi più lievi rispetto all'autismo.

Timidezza d'amore

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"Timidezza d'amore

La timidezza d'amore è una forma di timidezza cronica delle persone che non sono mai state in grado di formare relazioni sessuali o emozionalmente intime con altri. Sono stati costretti a rimanere in quel modo per una forma molto seria di timidezza nelle relazioni informali, compresi possibili compagni per relazioni intime.

Descrizione

Si ritiene che sia una combinazione, come parecchie altre caratteristiche psicologiche umane, di fattori genetici e ambientali, come la cultura, la religione, la famiglia e altro. La timidezza d'amore è una condizione di vita assai restrittiva. Spesso i timidi d'amore non possono sposarsi e non partecipano alle normali attività dell'adolescenza e della maturità d'incontro e corteggiamento.

Spesso il timido d'amore eterosessuale è considerato a torto come omosessuale o asessuale. In alcuni casi di forte timidezza queste persone non sono addirittura in grado di portare avanti nessuna attività, per l'impossibilità di formare rapporti con gli altri. In questi casi il timido non è in grado neppure di avere un amico o un qualche tipo di supporto emotivo.

Diffusione

La timidezza d'amore si può trovare in persone di tutte le età e di ambo i sessi ma le conseguenze sono molto peggiori per gli uomini che per le donne. Datosi, infatti, che è l'uomo che tradizionalmente deve proporsi alla donna e non viceversa, le donne timide hanno quasi la stessa probabilità delle altre di instaurare relazioni con uomini, di sposarsi e di avere figli.

Alcune persone hanno un certo distacco verso gli aspetti più materiali della sessualità (come di altre cose), il che non significa però che li rifiutino in tutto. Altri invece hanno un blocco nella fase dell'approccio e pur nutrendo anche notevoli interessi erotici bloccano invece l'espressività del sentimento.

Bibliografia

Deborah C Beidel, Timidezza e fobia sociale: genesi e trattamento nel bambino e nell'adulto, Milano, McGraw-Hill, 2000, ISBN 88-386-2731-2."